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Le armi da fuoco a canna rigata del sistema Lorenz
Una monografia di Bruno Dotto con il contributo dell'Associazione Il Morione
Kammerbüchse Il moschetto camerato del 1844 e la sua
evoluzione.
Una monografia di Bruno Dotto con il contributo
dell'Associazione Il Morione
Le nostre attività scaturiscono dal desiderio di ritrovarci, scambiare idee ed esperienze per aumentare il nostro bagaglio di conoscenze oplologiche e per questo l'Associazione promuove incontri, seminari e giornate di studio ed altre iniziative sulle quali ci prefiggiamo di mantenere informati i propri Soci.
Domenica 30 aprile 2023
presso la sala conferenze del Museo Storico della Terza Armata ha
avuto luogo la Giornata di studio "Gli artigli del Leone"
sull'organizzazione militare e gli armamenti della Serenissima
Repubblica di Venezia.
Con il coordinamento scientifico e l'introduzione di Federico
Moro ì relatori DaniloLazzarini, Gianfranco
Munerotto e Luciano Dorella hanno dato vita ad una intensa e
coinvolgente giornata di studio arricchita di aspetti
rievocativi che ha visto una partecipazione attenta
e suscitato notevole intreresse tra i partecipanti.
L'incontro, organizzato dall'Associazione Amici del Museo
storico della Terza Armata con la collaborazione dell'Associazione
Il Morione e l'Associazione storica 16° Reggimento Treviso
Serenissima Repubblica di San Marco, è stato
reso possibile grazie alla disponibilità del Museo Storico
della 3^ Armata di Padova a cui vanno i nostri ringraziamenti per
la cortese disponibilita e la
insostituibile collaborazione.
Nella foto il momento conclusivo della giornata di studio con i relatori
Giovedì 24 marzo presso la Sala Conferenze del Museo
della Terza Armata si è svolta la conferenza "Il '91"
.... il quale mi fu compagno per parecchi mesi... Cenni storici e
tecnici sul "Fucile degli italiani". Iniziata con il
benvenuto e una breve prefazione della Presidente
dell'Associazione, seguita dalla relazione del Consigliere Bison
che ha introdotto il tema e gli argomenti con un approfondito e
apprezzato intervento, collocando i vari argomenti nel loro
contesto storico.
Al termine, una partecipata sessione di domande e risposte, a
conferma del gradimento e dell'interesse dei convenuti e
del successo dell'evento, reso possibile grazie al cortese
interessamento e alla disponibilità degli Amici del Museo, nella
persona del Presidente dell'Associazione e all'impegno e alla
professionalità del personale in servizio.
La quarta sponda. Storia di uomini e armi in terra d'Africa
Domenica 10 novembre 2019 presso la
Sala Conferenza del Museo della Terza Armata in collaborazione
con l'Accademia di San Marciano e l'Associazione Amici del Museo
della 3^ Armata si è svolta la giornata di studi
imperniata sul tema degli armamenti leggeri nelle guerre coloniali
italiane, tra la fine del XIX° secolo e li primi anni del
'900.
Ad aprire la giornata il benvenuto e una breve prefazione della
Presidente dell'Associazione, seguita dalla relazione del
Consigliere Bison che, in sostituzione di Adriano Simoni
impossibilitato a partecipare per cause di forza maggiore, ha
introdotto il tema e gli argomenti della giornata con un
approfondito e apprezzato intervento, collocando i vari argomenti
nel loro contesto storico. Nella seconda parte della mattinata
Ruggero Pettinelli, gradito ospite e collaboratore ormai abituale,
con la sua competenza ha coinvolto i partecipanti con il suo
intervento, spaziando sull'armamento leggero delle forze in campo
con ampi dettagli storici e tecnici e soffermandosi con
approfondito dettaglio sull'inedito fucile semiautoma- tico in
dotazione ad alcuni reparti del Negus. L'intervento ha suscitato
grande interesse e riscosso la partecipazione dei presenti,
concludendosi con varie domande e risposte.
In attesa della pausa il Consigliere Barbiroli, autore dei volumi
“Repertorio storico degli Archibugiari italiani” e “Marchi e firme
di Archibugiari italiani”, ha intrattenuto i soci con simpatiche
curiosità e particolari oplologici e storici poco noti ai più,
pubblicati nel recente supplemento che aggiorna ed integra il
Repertorio storico. Dopo la pausa sono ripresi i lavori con
l'intervento di Roberto Gobetti sulle “Armi da fuoco per la prima
avventura coloniale italiana”. Dall'inizio dell'epopea coloniale
italiana, con la occupazione pacifica di Assab e Massaua, fino al
tentativo di espansione nel Corno d'Africa, la relazione ha
trattato elementi storici e interessanti particolari tecnici,
proseguendo fino alla guerra italo-turca combattuta contro l'Impero
ottomano per la conquista delle regioni nordafricane della
Tripolitania e della Cirenaica. L'intervento, seguito con grande
attenzione dai presenti, si è concluso con una partecipata sessione
di domande e risposte. A degna conclusione della giornata è
intervenuto Massimo Pagani con la relazione su Le Armi d'élite
nell'A.O.I., che ha trattato con approfonditi dettagli gli aspetti
più tecnici delle particolari “edizioni” sia della pistola del Duca
Amedeo di Savoia sia dei moschetti delle sue guardie.
Al termine dei lavori i soci hanno potuto visitare il Museo, che ha
rappresentato una cornice consona del convegno e che ha contribuito
fortemente al successo dell'evento, grazie al cortese
interessamento e alla disponibilità degli Amici del Museo, nella
persona del Presidente dell'Associazione e all'impegno e alla
professionalità del personale in servizio.
Domenica 7 ottobre 2018 presso la Sala Conferenza del Museo della Terza Armata, in collaborazione con l'Accademia di San Marciano e l'Associazione Amici del Museo della 3^ Armata l'Associazione ha organizzato la giornata di studio 'Dalla pietra focaia alla retrocarica Storia, evoluzione e balistica delle armi da fuoco portatili del XIX secolo'. A guidare l'incontro i relatori Massimo Pagani, autore tra l'altro dei libri "Armi lunghe d'ordinanza 1890-1955." e "Cento anni di prove" che è intervenuto sulla nascita ed evoluzione delle armi a retrocarica con un'ampia relazione sui capostipite a retrocarica, dal Ferguson a polvere nera, al Crespi con munizioni a cartoccio, al Pauly con munizione metallica e agli Snider, fino al Carcano M.1868 con una documentata carrellata dal 1815 fino al 1868. Roberto Gobetti è poi intervenuto con un apprezzato intervento sull'originale retrocarica Britannico Westley Richards M.1866, soprannominato "Monkey tail" per la particolare leva del sistema di cariamento che ricorda la coda di una scimmia. A concludere la giornata Ruggero Pettinelli con una interessante ricerca su un prototipo Carcano concorrente del Vetterli e Cristian Bettin con l'intervento sull'evoluzione tecnica dei proiettili.
Armi semiautomatiche a cavallo della prima guerra mondiale. Prototipi ed esperienze
Domenica 1° ottobre 2017 si è svolto, presso il
Museo del Risorgimento e della Resistenza a Vicenza, l'incontro
dedicato alla storia delle armi semiautomatiche, con particolare
riferimento al periodo della 1^ guerra mondiale. Ringraziamo il
Museo del Risorgimento e della Resistenza per la grande
disponibilità e la collaborazione nell'organizzazione della
giornata che ha riscosso grande interesse ed ha visto una
nutrita e attenta partecipazione. Ad aprire i
lavori è stato il noto ex giudice Edoardo Mori con
il suo intervento "I primi passi delle pistole
semiautomatiche", una carrellata su prototipi
ed esperienze riguardanti le armi corte a cavallo tra l'800 e
l'inizio del secolo scorso. La mattinata è proseguita con
l'intervento di Ruggero Pettinelli, una dettagliata e documentatata
presentazione dello studio su "Il primo semiautomatico
italiano".
I lavori sono poi ripresi nel pomeriggio con la interessante
illustrazione di Alessandro Bison
riguardante "La vicenda del fucile automatico
sperimentale Genovesi" .
La giornata si è conclusa con la presentazione del libro
"Tracce della guerra alpina tra i ghiacci dell'Ortles e
dell'Adamello" che, a 100 anni dall'inizio della Grande
Guerra, accanto alla descrizione dei luoghi e degli avvenimenti
bellici, illustra il grande patrimonio di testimonianze
emerso con il ritiro dei ghiacci nei luoghi della "guerra
bianca" e che, con la consapevolezza che i mutamenti climatici
e le rapide trasformazioni del terreno glaciale in alta montagna
cancelleranno presto anche le ultime tracce di quella tragica
guerra, sottolinea le problematiche del recupero e della loro
conservazione.
Domenica 23 ottobre 2016 presso la Sala Conferenze del Museo Storico della Terza Armata di Padova
si è tenuta la presentazione del libro “LE
ARMATE DEL 1859„ Uomini, mezzi, apparati bellici - Logistica e
armamenti - Uniformi. E' intervenuto il Ricercatore
Storico e Autore Bruno Dotto.
In questo secondo volume della collana storica progetto59 sono
analiticamente trattati tutti i mezzi impiegati nel corso della
campagna militare del 1859 in Italia (seconda guerra del
Risorgimento), descritti gli spostamenti delle truppe che si
scontrarono nelle sanguinose giornate di Magenta e Solferino,
descritte tutte le armi individuali e le artiglierie. Sono inoltre
illustrate le uniformi di campagna e le forme di arruolamento in
vigore a metà Ottocento nei tre Paesi in guerra. Non mancano alcune
descrizioni sugli sviluppi dell'industria bellica dell'epoca.
Il primo volume della collana progetto59, presentato a giugno
2014 presso il Museo del Risorgimento e della Resistenza di
Vicenza, è uscito col titolo “Accadde a Solferino – Le battaglie
del 24 giugno 1859„ ricostruite sulla base delle fonti
archivistiche comparate.
Domenica 14 giugno 2015, al museo del
Risorgimento e della Resistenza di Vicenza si è svolto il
convegno dedicato ai cent'anni dell'entrata dell'Italia nella
grande guerra e focalizzato sulle armi corte utilizzate nel
conflitto. Alla introduzione del socio Alessandro Bison, che
ha tracciato un ampio quadro sulla funzione dell'arma corta in
ambito militare, hanno fatto seguito gli interventi di tre
importanti firme dell'editoria specializzata italiana: Adriano
Simoni, con il contributo sulla storia delle "ordinanze da
fianco" che negli anni a ridosso del conflitto furono camerate per
la cartuccia 9 Glisenti "Una cartuccia italiana per tre pistole"
poi Ruggero Pettinelli, con una dettagliata e appassionante
dissertazione sul revolver forse più conosciuto e amato
dell'epoca, "Il revolver Bodeo 1889 nella prima guerra
mondiale", sulla quale il relatore sta per pubblicare un'importante
monografia. Loriano Franceschini ha concluso la giornata con
"Behelfpistolen, armi corte di seconda linea dell'impero tedesco"
intervento sviluppato su una nutrita presentazione di schede
relative ai modelli progettati e adottati nell'ambito in
esame.
Accanto a qualche esemplare abbastanza familiare ai più, abbiamo
scoperto pezzi poco conosciuti, dalle soluzioni tecniche e
morfologiche spesso bizzarre nella loro originalità, che hanno
suscitato un vivo e incuriosito interesse del pubblico la cui
attenzione è rimasta ben desta fino al termine della
giornata.
A tutti i partecipanti, è stato offerto un biglietto
omaggio per la visita in giornata al Museo, struttura che ha
fornito indubbiamente una delle cornici più consone al convegno
stesso e che dal punto di vista funzionale ha contribuito
ampiamente alla riuscita dell'evento, grazie all'interessamento del
Conservatore dott. Passarin e all'impegno e alla professionalità di
tutto il personale in servizio.
Nella ricorrenza della battaglia di Solferino e
San Martino la nostra Associazione ha organizzato a
giugno 2014 presso il Museo del Risorgimento e della Resistenza di
Vicenza la presentazione del libro di Bruno Dotto "ACCADDE A SOLFERINO" - Le
battaglie del 24 giugno 1859 ricostruite sulla base delle fonti
archivistiche comparate.
L’Autore, di cui abbiamo già
potuto apprezzare alcuni brevi ma succosi saggi di storia militare
sul nostro Notiziario, con il poderoso volume che viene ora portato
all’attenzione degli appassionati della materia e di tutti coloro
che amano la Storia corona decenni di ricerca approfondita su
documenti inediti negli archivi militari e di Stato austriaci,
francesi e sabaudi, offrendoci così un quadro vivo, nuovo e
completo, e forse definitivo, del primo importante evento bellico
che ha portato all’unità d’Italia.
In collaborazione con il Museo del Risorgimento e Resistenza di Vicenza si è svolta la Giornata di Studio:
IL ’91: UN FUCILE TRA LEGGENDA E REALTÀ
Il fucile modello 1891, conosciuto anche
come Mannlicher Carcano, sicuramente rappresenta, per i
cultori di oplologia e di storia militare, uno degli
oggetti-simbolo di più di 60 anni della storia italiana. In varie
versioni, che comunque non hanno alterato sostanzialmente il
progetto-base (tanto che la sua fisionomia risulta inconfondibile),
è stato infatti imbracciato da almeno due generazioni di Italiani
(e non solo), talvolta anche schierati su opposti fronti - come in
occasione del travagliato e doloroso periodo che seguì l’8
settembre -, fino a trascendere la nostra storia patria e assurgere
a una tardiva e tragica notorietà mediatica quale strumento
dell’assassinio del presidente Kennedy.
L’Associazione IL MORIONE vuole tributare un omaggio, non scevro
tuttavia da un tentativo di indagine critica e approfondimento
storico-tecnico, a tale “monumento” della produzione armiera
italiana, affidandosi agli interventi di vari relatori, tra cui
alcuni studiosi che non hanno bisogno di presentazione in ambito
oplologico, essendo autori di pubblicazioni conosciute e apprezzate
da tutti gli “addetti ai lavori”. Saranno trattati anche temi
particolari e inediti, in modo da fornire un ulteriore tassello
alla conoscenza di un argomento su cui si è già molto scritto e
discusso, anche con pareri contrastanti e tesi controverse.
L'evento ha fatto registrare una importante partecipazione e un
forte coinvolgimento dei partecipanti.
Al Museo del Risorgimento e Resistenza di Vicenza va il
nostro ringraziamento per l'ospitalità e la collaborazione che
ha contribuito al grande successo dell'evento.